INPS: accompagnamento legato al reddito?


Accompagnamento legato al reddito?

INPS: accompagnamento legato al reddito?

L’indennità di accompagnamento prevista per le persone con disabilità dipenderà dal reddito? È questa l’ipotesi avanzata dall’INPS.

All’inizio fu Carlo Cottarelli ad indicare, come Commissario straordinario per la revisione della spesa pubblica, su richiesta dell’allora premier Enrico Letta, il taglio delle pensioni di invalidità e l’indennità di accompagnamento come misure per ridurre l’impatto della spesa sociale sul debito pubblico.

Il periodo emergenziale d’allora è passato, ma l’ombra della scure governativa si ripresenta in tutta la sua ferocia.

Questa volta il ruolo di Triste Mietitore viene demandato a Pasquale Tridico, l’attuale Presidente dell’Inps.

Il 12 Luglio, durante la presentazione alla Camera del XX Rapporto annuale dell’INPS, Tridico, in qualità di presidente dell’INPS, ha snocciolato alcuni dati sulla situazione del nostro paese, sulla tenuta del sistema previdenziale e pensionistico.

Il punto che desta perplessità riguarda le considerazioni svolte sull’assegno di accompagnamento.

Da premettere che la misura, è una prestazione economica destinata a quei soggetti totalmente inabili al lavoro incapaci di compiere gli atti quotidiani della vita, indipendentemente dal reddito e dall’età; ciò non potrebbe essere altrimenti, trattandosi di un trattamento economico avente carattere assistenziale riconosciuto a titolo compensativo.

Il passaggio incriminato si trova a pagina 19 del documento dove si afferma che:

Nel medio periodo, poi, sarebbe necessario rivedere l’assegno di accompagnamento, modulandolo sul reddito e affiancando al contributo economico dei servizi di cura e assistenza alla persona.”

Dunque secondo il Presidente dell’Inps Tridico la modulazione in base al reddito troverebbe la sua ratio nell’esistenza di servizi di cura ed assistenza alla persona presenti a livello locale sul territorio.

Il welfare e l’assistenza sociale sono demandati alle Regioni di concerto con gli Enti locali.

A livello regionale l’erogazione di assegni di cura ed assistenza non è omogenea, si evidenziano infatti da nord a sud, da regione a regione, rilevanti sperequazioni di trattamento.

ma vi è di più: spesso, gli emolumenti, sono inidonei a venire incontro ai bisogni e alle esigenze di autodeterminazione della persona con disabilità, con la conseguenza che nella quasi totalità delle situazioni, anche nelle regioni più virtuose, la persona con disabilità si ritrova completamente in carico al nucleo familiare e dunque parzialmente segregata (se non completamente), non potendo contare su un’assistenza personale adeguata.

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