DOPO ANNI DI SONORO SILENZIO, LE ASSOCIAZIONI DEI DISABILI SI SVEGLIANO



In seguito all’approvazione nel Consiglio dei Ministri del testo del decretone attuativo (così ribattezzato) su Reddito di Cittadinanza e Pensione di Cittadinanza (i provvedimenti bandiera delle forze politiche di maggioranza che rappresentano la compagine governativa), le associazioni maggiormente rappresentative della disabilità FISH, FAND,  hanno pubblicato dei comunicati stampa in cui manifestano sconcerto, delusione ed amarezza per il testo licenziato dal governo criticandone diversi aspetti.

La sollevazione della protesta da parte delle associazioni, arriva tardi, dopo l’approvazione della manovra di bilancio, dopo la fase di contrattazione del governo italiano con Bruxelles, in cui i saldi della manovra del popolo sono stati ridotti al 2,04% del rapporto Deficit/PIL.

Sapendo che gli effetti negativi di un ridimensionamento della manovra avrebbero comportato una riduzione delle misure bandiera destinati ai nuclei familiari con componenti con disabilità, avrebbero dovuto prendere le distanze dall’Unione Europa, o quanto meno mostrare preoccupazione per il conseguente taglio che vi sarebbe stato sulle spalle dei più deboli. Ma tutto questo non c’è stato.

Hanno colpevolmente lasciato che Bruxelles giocasse al ribasso sulla pelle dei cittadini.

La protesta è inoltre tardiva, perché arriva da quelle associazioni storiche, che non hanno mai fatto realmente nulla per tutelare le categorie dei disabili, e che si muovono in una zona grigia, in probabile conflitto d’interessi.

https://www.scuolainforma.it/2019/01/07/disabilita-una-regalia-da-400-mila-euro-a-favore-della-fish.html

La ricordano tutti, la recente regalia del governo di 400.000 euro in favore della FISH contenuta nella legge di bilancio, n. 145 del 30 dicembre 2018, regalia che deve aver infuriato quelle escluse.

Situazioni queste, tra controllori e controllati, che minano fin dalle fondamenta il rapporto fiduciario che vi dovrebbe essere tra associati (persone da tutelare nei confronti delle istituzioni), ed associazioni.

Ulteriori situazioni dove le stesse sono favorite, si ravvisano anche in Emilia Romagna, se guardiamo ad esempio la delibera della Giunta Regionale sul Dopo di Noi, la numero 257 del 26 febbraio 2018, a pagina 17 si scopre che sulla Valutazione del Gruppo Tecnico Regionale:

Le proposte di intervento inviate al Servizio Strutture, Tecnologie e Sistemi Informativi verranno successivamente valutate da un Gruppo Tecnico Regionale che verrà costituito con determinazione del Direttore Generale Cura della Persona, Salute e Welfare di cui faranno parte anche esperti designati dalle Federazioni delle Associazioni delle persone con disabilità FISH e FAND.

Fish e Fand dunque come gli unici organismi associativi in Emilia ad intervenire nei tavoli tecnici nel Dopo di Noi.

Finché non vi sarà un apertura dei tavoli di concertazione, a comitati ed associazioni veramente indipendenti, i disabili in Italia continueranno a vedere negati i loro diritti e a rimanere in carico alle famiglie.

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