Il lavoro come strumento per dare dignità alle persone con disabilità, è questa la risposta del governo?


A quanto pare sembrerebbe proprio così, almeno a giudicare da un video diffuso su Facebook dal Sottosegretario Vincenzo Zoccano

e dalla Direttiva n. 1/2019 pubblicata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, rivolta alle Pubbliche Amministrazioni e contenente Chiarimenti e Linee Guida per il collocamento obbligatorio delle persone con disabilità: un documento che contiene prescrizioni a cui si devono attenere gli enti pubblici, e visualizzabile al seguente indirizzo http://www.funzionepubblica.gov.it/articolo/dipartimento/25-06-2019/direttiva-concernente-“chiarimenti-e-linee-guida-materia-di.

Il documento precisa che d’ora in avanti, saranno attivati monitoraggi annuali sull’adempimento degli obblighi previsti dalla legge 68/1999: a questo proposito sarà adottato un decreto interministeriale previsto ex art. 9, comma 6, della legge 68/1999 per definire il trasferimento e la modalità di gestione dei dati.

Vengono inoltre richiamati gli obblighi di istituire le figure di garanzia, che agevolano e tutelano il lavoro delle persone con disabilità e che le pubbliche amministrazioni hanno il dovere di istituire:

– Comitato Unico di garanzia per le pari opportunità;

– Responsabile dei processi di inserimento delle persone con disabilità.

Inoltre, attraverso un’interpretazione estensiva ed innovativa, sulla base di quanto previsto dall’art. 1, comma 1, del d. lgs. n. 33 del 2013, si ritiene che le amministrazioni siano obbligate “a pubblicare sul proprio sito istituzionale i dati relativi alla quota d’obbligo e alle procedure per la copertura della stessa”.

Il documento continua facendo riferimento alle informazioni che si ha l’obbligo d’indicare sul sito istituzionale dell’ente:

– la dotazione organica necessariamente distinta per aree o categorie;

– il numero delle persone con disabilità da assumere in base alle previsioni dell’articolo 3 della legge 68/1999;

– il numero delle persone con disabilità già reclutati a copertura della quota obbligatoria;

– le procedure avviate per il collocamento obbligatorio, con indicazione del tipo di avviamento al lavoro, comprese le eventuali convenzioni ai sensi dell’articolo 11 della legge 68/1999, finalizzate al completamento della quota obbligatoria.

Attraverso l’istituto dell’accesso civico chiunque può richiedere documenti, dati o informazioni che le amministrazioni hanno l’obbligo di pubblicare nella sezione “Amministrazione trasparente” dei propri siti istituzionali, nei casi in cui gli stessi non siano stati pubblicati (art.5, c. 1, d. lgs. n. 33/2013), attraverso il modulo online nella sezione Amministrazione trasparente da inviare al Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza.

Per cui cosa aspettate? Se siete interessati chiedete all’amministrazione del vostro comune se sono in regola con gli adempimenti previsti dall’attuale normativa, sulla pubblicazione delle quote d’obbligo.

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